Primo incidente mortale con auto senza pilota
TESLA S e’ la prima autovettura senza conducente che ha causato un incidente mortale
L’ente governativo americano per la sicurezza stradale, l’Nhtsa, ha aperto un’inchiesta sulla morte di un 40 enne dell’Ohio, che il 7 maggio 2016 ha perso la vita a causa di un incidente con la sua Tesla Model S. L’auto si è schiantata sotto il rimorchio di un Tir in autostrada vicino a Williston, Florida, mentre stava viaggiando in modalita’ Autopilot: secondo quanto riportato da Tesla Motors sul suo blog, il sistema di guida autonoma non avrebbe individuato il fianco bianco del rimorchio, indistinguibile dal cielo luminoso in quella situazione. La vittima era un ex militare dei corpi speciali Navy SEAL.
Joshua Brown, era un sostenitore del sistema Autopilot: aveva postato su Youtube alcuni video in cui ne mostrava il funzionamento e la capacità di evitare gli incidenti. Tesla ha scritto che Brown “era un amico di Tesla e della comunità degli amanti delle auto elettriche, una persona che credeva fortemente nella missione di Tesla”.
La casa californiana fondata da Elon Musk ha lanciato commercialmente il suo sistema di guida autonoma lo scorso ottobre, premettendo però che il guidatore deve rimane concentrato e pronto a riprendere il controllo del veicolo in ogni momento.
In effetti Tesla fa firmare ai proprietari di queste autovetture una “liberatoria” che ricorda loro che si tratta di una tecnologia ancora in fase di sperimentazione, sollevandoli da ogni responsabilita’ per eventuali incidenti: il guidatore deve esser sempre pronto a prendere il controllo del mezzo!
Non e’ quello che e’ accaduto negli altri incidenti che si sono susseguiti:
- Tesla Model S va a sbattere. L’episodio è accaduto in fase di parcheggio in Utah, la Tesla si è infilata sotto il cassone di un camion in sosta. Per fortuna a bordo non c’era nessuno, ma quando il proprietario è tornato dalle sue commissioni, si è ritrovato una scena a dir poco incredibile: la sua auto super tecnologica ha sbagliato un banale parcheggio. Dalla casa madre la ricostruzione dell’accaduto però è un po’ più complessa. Secondo quanto rilevato analizzando i dati della vettura, dietro l’incidente ci sarebbe l’errore umano. Il software per il parcheggio autonomo “Summon” funziona da smartphone e permette di guidare a distanza la vettura. Il proprietario della Model S ha attivato inavvertitamente un comando errato e la Tesla è finita sotto il cassone, probabilmente un ostacolo troppo in alto per essere rilevato dai sensori. Il sistema Summon è ancora in fase “Beta” e attivandolo, il proprietario della Model S ha accettato le condizioni di utilizzo.
- Arianna Simpson, mentre si trovata sulla I-5 North di Los Angeles a bordo della sua Tesla con il pilota automatico inserito, è stata coinvolta in un tamponamento con la macchina di fronte. La donna sostiene che c’era il tempo e lo spazio per evitare l’incidente, Tesla controbatte affermando che il sistema di guida automatica è in beta e che deve essere usato in modo che il pilota umano possa riprendere il controllo del volante in caso di eventuali problemi.
- Tra le funzioni del pilota automatico c’è quella denominata Traffic-Aware Cruise Control (TACC) utile nel traffico pesante; una sorta di cruise control adattativo avanzato che permette alla vettura di seguire “la scia” del traffico e di fermarsi all’occorrenza. Il problema accaduto allo sventurato possessore della Model S è che il furgone di fronte si è fermato sulla corsia di sinistra accendendo le luci di emergenza; il TACC non ha funzionato a dovere ed ha tamponato il mezzo. Tesla, in proposito del TACC, ha dichiarato che il Traffic-Aware Cruise Control non è in grado di rilevare tutti gli oggetti e non può frenare/decelerare quando ci sono veicoli fermi, soprattutto in situazioni in cui si guida a più di 50 mph (80 km/h) e un veicolo che si sta seguendo si muove al di fuori della “scia”. L’azienda inoltre ribadisce che quando è in funzione il TACC il pilota deve essere sempre vigile ed in grado di poter riprendere il controllo del mezzo.
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