HAARP: quando il clima diventa un arma

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https://www.facebook.com/mimmo.biscardi/videos/1508132179212517/

Con questo video si vuol dimostrare come H.A.A.R.P. possa esser stato la causa dei terremoti italiani del 23 agosto 2016 nelle zone di Amatrice…

(vd. articoli come questo http://ilnuovomondodanielereale.blogspot.it/2016/08/quelle-onde-haarp-prima-del-terremoto.html)

HAARP è un acronimo per High-Frequency Active Auroral Research Program. Si tratta di un programma di ricerca di fisica della ionosfera, condotto dall’Air Force Research Laboratory e dall’Office of Naval Research statunitensi.


La base principale di HAARP occupa un’estesa area a Gakona, in Alaska, dove è installata una serie di 180 piloni d’alluminio alti 23 metri, disposti su un rettangolo di 12×15 elementi. Su ognuno dei piloni si trovano due coppie di antenne, per trasmettere onde radio nelle due polarizzazioni rispettivamente a 2,8 MHz (banda bassa) e 10 MHz (banda alta). Il sistema di antenne è ottimizzato per queste due frequenze, ma può trasmettere in tutta la banda compresa tra circa 2 e 10 MHz. Fino a un anno fa erano attive 48 delle 180 antenne, per una potenza massima complessiva di 960 kW, mentre ora la stazione è completamente operativa, con una potenza totale di 3,6 MW. L’impianto è alimentato da una piccola centrale elettrica locale, con una capacità di poco superiore a 10 MW.
Il progetto non è segreto e in particolare esiste uno studio di impatto ambientale che è pubblicamente accessibile. Parte delle ricerche sono di interesse militare e sono coperte da segreto, ma la maggior parte sono pubbliche e danno un’idea di cosa HAARP può o non può fare. Essenzialmente l’impianto invia onde radio nella ionosfera, riscaldandola leggermente e causando delle leggere ondulazioni (whistlers), analoghe ma più deboli di quelle causate dalla radiazione solare. In questo modo è possibile studiare come queste perturbazioni influenzino le comunicazioni radio.

Gli scopi segreti di HAARP sarebbero quelli di: Read More

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Il futuro e’ ad IDROGENO

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Honda e General Motors stringono un’alleanza per lo sviluppo delle auto a idrogeno

La nuova fuel cell brevettata dai due costruttori si chiama Hydrotech e promette costi contenuti

Si chiama Fuel Cell System Manifacturing la nuova società da 85 milioni di dollari nata dell’alleanza fra General Motors e Honda per lo sviluppo tecnologico delle pile a combustibile. Queste ultime generano elettricita’ (e vapore acqueo di scarto) attraverso una reazione chimica fra idrogeno e ossigeno: la prima cella a idrogeno brevetta da GM e Honda prende il nome di “Hydrotech” e si configura come un’alternativa alle “classiche” batterie che alimentano le auto elettriche.
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Progetto COPERNICO: arrivano le SENTINELLE

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Progetto COPERNICO

Copernico è il programma di osservazione della Terra più ambizioso fino ad oggi. Esso fornirà informazioni accurate, tempestive e facilmente accessibili per migliorare la gestione dell’ambiente, comprendere e mitigare gli effetti del cambiamento climatico e garantire la sicurezza civile.

Copernico è il nuovo nome per il monitoraggio globale per il programma di sicurezza, precedentemente conosciuto come GMES e Ambiente.

Questa iniziativa è guidata dalla Commissione europea (CE), in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea (ESA).

ESA coordina la consegna dei dati tramite 30 satelliti. La CE, che agisce per conto dell’Unione europea, è responsabile per l’iniziativa globale, stabilendo i requisiti e la gestione dei servizi.

L’ESA sta sviluppando una nuova famiglia di satelliti, chiamati Sentinelle, specificatamente per le esigenze operative del programma Copernico. Le Sentinelle forniranno un unico insieme di osservazioni, a partire dalle immagini radar per tutte le stagioni, giorno e notte da Sentinel-1A, lanciato nel mese di aprile del 2014.

Sentinel-2, lanciato il 23 giugno 2015, è stato progettato per fornire immagini ottiche ad alta risoluzione per i servizi di terra e Sentinel-3 fornirà dati per i servizi relativi al mare e la terra. Sentinel-4 e -5 forniranno i dati per il monitoraggio della composizione atmosferica da orbita geostazionaria e polare, rispettivamente. Sentinel-6 porterà un radar altimetro per misurare l’altezza globale della superficie del mare, soprattutto per l’oceanografia operativa e per studi sul clima. Inoltre, una missione Sentinel-5 Precursore è stata sviluppata per ridurre le lacune di dati tra Envisat, in particolare lo strumento SCIAMACHY, e il lancio di Sentinel-5.
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