HAARP: quando il clima diventa un arma

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HAARP ed onde scalari

Pubblicato da Domenico Biscardi su Martedì 23 agosto 2016

Con questo video si vuol dimostrare come H.A.A.R.P. possa esser stato la causa dei terremoti italiani del 23 agosto 2016 nelle zone di Amatrice…

(vd. articoli come questo http://ilnuovomondodanielereale.blogspot.it/2016/08/quelle-onde-haarp-prima-del-terremoto.html)

HAARP è un acronimo per High-Frequency Active Auroral Research Program. Si tratta di un programma di ricerca di fisica della ionosfera, condotto dall’Air Force Research Laboratory e dall’Office of Naval Research statunitensi.


La base principale di HAARP occupa un’estesa area a Gakona, in Alaska, dove è installata una serie di 180 piloni d’alluminio alti 23 metri, disposti su un rettangolo di 12×15 elementi. Su ognuno dei piloni si trovano due coppie di antenne, per trasmettere onde radio nelle due polarizzazioni rispettivamente a 2,8 MHz (banda bassa) e 10 MHz (banda alta). Il sistema di antenne è ottimizzato per queste due frequenze, ma può trasmettere in tutta la banda compresa tra circa 2 e 10 MHz. Fino a un anno fa erano attive 48 delle 180 antenne, per una potenza massima complessiva di 960 kW, mentre ora la stazione è completamente operativa, con una potenza totale di 3,6 MW. L’impianto è alimentato da una piccola centrale elettrica locale, con una capacità di poco superiore a 10 MW.
Il progetto non è segreto e in particolare esiste uno studio di impatto ambientale che è pubblicamente accessibile. Parte delle ricerche sono di interesse militare e sono coperte da segreto, ma la maggior parte sono pubbliche e danno un’idea di cosa HAARP può o non può fare. Essenzialmente l’impianto invia onde radio nella ionosfera, riscaldandola leggermente e causando delle leggere ondulazioni (whistlers), analoghe ma più deboli di quelle causate dalla radiazione solare. In questo modo è possibile studiare come queste perturbazioni influenzino le comunicazioni radio.

Gli scopi segreti di HAARP sarebbero quelli di:

  • modificare il clima, in un punto arbitrario del pianeta;
  • inviare dosi di onde elettromagnetiche in grado di causare malattie, o di modificare il comportamento delle persone, sempre in un punto arbitrario del pianeta, utilizzando la ionosfera come “lente” per focalizzare il fascio emesso da HAARP;
  • creare un “buco” nella ionosfera; – creare una nube ionizzata in grado di distruggere missili nemici o addirittura di scendere nella bassa atmosfera, con effetti distruttivi;
  • creare un impulso elettromagnetico, analogo a quello creato da una esplosione nucleare, in grado di mettere fuori uso apparecchiature elettroniche;
  • creare perturbazioni tettoniche, innescando terremoti;
  • rivelare oggetti posti “oltre l’orizzonte” in tutto il globo, o addirittura sottoterra.

Questo elenco di scopi segreti rende evidente il collegamento che viene stabilito dai complottisti tra le scie chimiche e la base di ricerca HAARP.

Entrambi servirebbero infatti a controllare il clima e la mente delle persone e farebbero parte di un unico sistema d’arma.

Image result for h.a.a.r.p projectUn insieme di 180 antenne concentra l’emissione di onde radio in un fascio 180 volte più stretto e potente rispetto a una singola antenna che trasmette con la stessa potenza complessiva. Una singola antenna di quel tipo illumina un’area pari circa al quadrato della distanza. Quindi HAARP illumina un’area di ionosfera, a 100 km, pari almeno a (100×100/180) = 55 km quadrati, o 55 milioni di metri quadri. La densità di potenza è quindi al massimo 3,6 MW/55 km2 = 0,08 W/mq, sotto i limiti di protezione per la popolazione in Italia (0,1 W/mq). In confronto l’energia solare che colpisce la ionosfera ha una densità di potenza di circa 1350 W/mq (anche se solo una piccola frazione ne viene assorbita).
Ma non si potrebbe focalizzare il fascio in una regione più piccola? No, non si può. Le leggi dell’elettromagnetismo non lo consentono, è possibile focalizzare delle onde solo nella cosiddetta regione di “campo vicino”, che per HARP si estende a circa 1-2 km di quota. Le leggi della fisica dicono che dopo questa distanza l’impianto viene visto come un punto, che emette onde che si espandono circolarmente.
Quindi la potenza di 3,6 milioni di watt, anche se appare enorme, è in realtà diluita su un’area altrettanto enorme e gli effetti sulla ionosfera non possono essere grossi. Un decimo di watt per metro quadro non può sicuramente creare “buchi”, o cambiare in modo apprezzabile la temperatura locale.

Per quanto riguarda i terremoti: il campo geomagnetico è generato nel nucleo terrestre, a molte migliaia di km di profondità, dove i segnali di HAARP non hanno la minima possibilità di arrivare. La più piccola tempesta geomagnetica, innescata dalle particelle del vento solare, ha energie che sono migliaia di volte quella di HAARP e questi fenomeni non hanno nessun effetto sui terremoti.

La densità di potenza è quindi al massimo 3,6 MW/55 km2 = 0,08 W/mq


L’idea  che HAARP possa influenzare il clima non ha molto senso. La ionosfera non ha influenze apprezzabili sul clima in quanto è disaccoppiata dalla troposfera e quindi, anche se HAARP modificasse in modo significativo un’area di una decina di km sopra la sua testa, non influenzerebbe neppure il clima locale. Il fascio può, almeno in teoria, essere puntato obliquamente, ma più lo si inclina più colpisce una regione lontana di ionosfera e più è debole e diluito il segnale che vi arriva. Anche così, è difficile arrivare a più di qualche migliaio di km di distanza

In conclusione: semplicemente analizzando le caratteristiche di HAARP e le potenze emesse si dimostra facilmente che nessuna delle applicazioni potenzialmente pericolose di questo impianto è anche solo lontanamente realizzabile. La maggior parte delle teorie non hanno proprio senso, i meccanismi con cui HAARP dovrebbe ad esempio modificare il clima, creare terremoti, impulsi elettromagnetici, black-out11 o controllare la mente delle persone, non sono compatibili con le basilari leggi della fisica. Ma anche le cose meno inverosimili richiederebbero potenze da migliaia a milioni di volte quella che un qualsiasi impianto di quelle dimensioni è in grado di emettere.

CHE CREDIATE AL VIDEO O A QUANTO QUI ESPOSTO, RESTANO ALCUNE DOMANDE LEGITTIME: quale e’ il vero scopo di H.A.A.R.P. se la sua potenza “a distanza” e’ cosi’ INNOCUA ? Perche’ l’interesse militare sul progetto ? Ha una funzione esclusivamente “locale” ? con quale finalita’ ?

Fonte: CICAP

   
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HAARP: quando il clima diventa un arma ultima modifica: 2017-03-11T18:13:48+00:00 da admin

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