BAIDU il Google cinese e l’auto AUTONOMA

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E’ di questi giorni la notizia riportata dal Wall Street Journal che BAIDU, il motore di ricerca cinese, vuole portare la sue auto a guida autonoma sulle strade americane per accelerare i test di questi veicoli con l’obiettivo di arrivare alla loro commercializzazione entro il 2018.

Basta cercare sul web e si capisce come si stia sviluppando una vera e propria corsa alla realizzazione di una automobile AUTONOMA (a guida robotica, priva di autista).

Auto-Automa

Potete leggere i dettagli di questa news qui, visto che e’ stata rilanciata da molti quotidiani.

Vorrei tralasciare l’aspetto tecnico e portarvi a considerare invece l’aspetto sociale di una simile innovazione.
Avete mai pensato, ad esempio, che i vostri figli, anche minorenni, potranno andare a scuola da soli in auto ? Oppure la maggiore autonomia che potra’ acquisire un disabile disponendo di un autista personale che potra’ condurlo ovunque voglia ?
Ed anche la possibilita’ di non dover necessariamente possedere un auto (si dovranno sviluppare servizi taxi a costi minimi) o anche di un nuovo e piu’ amopio concetto di car-sharing in cui si potra’ condividere il mezzo con altri e chiamarlo via app telefonica quando serve…
Insomma si aprono scenari nuovi ed inesplorati.

Ma ho ancora diverse perplessita’ sugli aspetti legali: chi sara’ ritenuto responsabile di un eventuale incidente ? Il proprietario? il produttore? il programmatore ?
E soprattutto, siamo davvero pronti ad affidarci completamente ad una macchina? Voglio dire che gia’ oggi ci mettiamo nelle mani della voce anonima del nostro navigatore, ma abbiamo sempre la liberta’ di NON seguirne le istruzioni qualora lo volessimo o lo ritenessimo piu’ sicuro… mentre domani dovremo fidarci e non avremo possibilita’ di intervenire sulle decisioni gia’ prese dal nostro veicolo… oppure no ?

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INDOVINELLI… BABILONESI

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(ANSA) – GERUSALEMME, 1 FEB 2012 –
Sette indovinelli babilonesi sono stati decifrati da due ricercatori, un israeliano e un tedesco, su una tavoletta di terracotta a caratteri cuneiformi di 3.800 anni fa trovata in Iraq.

  • ”A cosa assomigliano un pesce in una vasca e un esercito schierato davanti al Re?

A un arco spezzato” (ovvero: non si mangiano e non combattono, quindi sono inutili come un arco rotto).

  •  ”Cosa e’ alto come una torre, eppure non fa ombra?”

Un raggio di sole (torre di luce che scende dal cielo, n.d.r.)”.

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Scuole e Neve

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01.02.2012: ITALIA e mezza EUROPA sono al freddo (nella foto una casa della repubblica ceca).

Molte scuole (Torino, Bologna, etc) sono chiuse o lo saranno in questi giorni fino al week end, secondo i metereologi.

Ovviamente una decisione necessaria in molti casi… cautelativa in altri, ma siamo sicuri che sia sempre fatta in modo ponderato ?

Ai ragazzi contenti della situazione, non tanto per la neve, quanto per la “vacanza” forzata, vorrei dedicare questa altra foto dell’ Indonesia…. iRAGAZZINI STANNO ANDANDO A SCUOLA !!!!  nonostante tutto…

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MEGAUPLOAD class-action

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Tutti i dati memorizzati sui server di Megaupload che avrebbero dovuto essere cancellati da questo Giovedi (2 febbraio), inclusi i file personali dei legittimi abbonati, verranno mantenuti sui servers ancora per altre due settimane. Il file-sharing è attualmente bloccato e dipendenti senior, tra cui il fondatore Kim Dotcom, sono stati arrestati il ​​20 gennaio.


Rothken, l’avvocato difensore, sostiene che la cancellazione di massa di file potrebbe portare a circa 50 milioni di utenti in tutto il mondo il perdere i propri documenti personali e fotografie di famiglia. Il governo americano ha copiato alcuni dei dati dai server, ma non li rimuove. Non ha più il diritto di accedere ai dati.

L’avvocato di Megaupload nel caso della pirateria federale, Ira Rothken, ammette che le finanze della compagnia sono state congelate, così Carpathia o Cogent non possono essere pagati al momento. Ma lui sta lottando per impedire loro di eliminare la grande quantità di dati memorizzati. Non solo questo è importante per i clienti se l’accesso viene ripristinato, ma i file potrebbero rivelarsi fondamentali nella difesa del sito e del suo dipendente.

“I servizi di hosting Carpathia e Cogent Communications attenderanno altre due settimane prima di procedere con l’eliminazione dei dati presenti sui server
L’avvocato Rothken ha ottenuto altre due settimane di tempo a disposizione della difesa, nel tentativo di raggiungere un accordo con le autorità federali in Virginia…  Rothken tenterà ora di copiare le prove a sostegno dell’assoluta legalità di Megaupload. Poi, alla fine delle due settimane, i file potrebbero venir digitalmente eliminati.

 …e le copie ???
Voglio dire, che diritto hanno di prendersi copie (anche solo per difendersi o accusarsi, visto che anche il governo sta facendo le sue).
 E se ci immaginassimo una gigantesca CLASS-ACTION di 50 milioni di utenti che si sentono lesi nel loro diritto alla privacy ?!?!?!
 La difesa della legalità va fatta a scapito del diritto alla privacy di 50 milioni di utenti che utilizzavano megaupload solo per lo scambio di documenti e foto personali ???
Spero che qualcuno si occupi anche di questo aspetto, visto che tra l’altro al momento viene negata anche la possibilità di RIPRENDERSI i propri files posti tutti globalmente sotto sequestro.

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CLOUD flop ?

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Dopo le ultime notizie relative al sequestro/blocco di Megaupload è forse necessario riconsiderare lo sviluppo del CLOUD, o quanto meno è opportuno per noi utenti riconsiderarne l’affidabilità.

Infatti la notizia di Megaupload non è solo un fatto di pirateria informatica o una news dagli effetti solo giudiziari: riguarda tutti e noi ed il modo con cui ci si relazionerà con il web in futuro.

Tutti puntano sul CLOUD (Microsoft / Google / IBM / Facebook per dirne alcuni), e vogliono che trasferiamo online non solo programmi, ma documenti, video, foto… Poi arriva il governo “di turno” che blocca tutto, sequestra o peggio elimina senza nemmeno doverne render conto ai legittimi proprietari… basta esser autorizzati dall’azione legale contro un altra azienda (non necessariamente una delle suddette).

Immaginate se OGGI, Facebook venisse coinvolto in qualche causa legale che autorizza “qualcuno” a bloccarne i server per X tempo… magari intimando la cancellazione dei contenuti a seconda dell’esito di una diatriba legale che rigaurdasse solo alcuni degli utenti e solo parte dei contenuti…

E’ proprio questo che sta succedendo!!!

Quale affidabilità dovremmo attribuire quindi al CLOUD se minato alle basi in questo modo?

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